Perché l’iniziativa è necessaria?
Il modo in cui viene condotta l’economia ci ha portato a tutta una lunga serie di crisi ambientali: il surriscaldamento climatico, l’estinzione di massa delle specie, la deforestazione, l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. Di conseguenza stiamo mettendo a repentaglio i nostri stessi mezzi di sussistenza – eppure continuiamo ad andare avanti come se nulla fosse! Negli ultimi decenni l’economia e il profitto sono stati la priorità mentre l’ambiente e la sostenibilità rimangono un contorno. Per questo vogliamo cambiare lo status quo: la lotta ambientale deve diventare la nostra priorità, dobbiamo aderire a dei chiari limiti per far diventare la resilienza il nuovo sistema di riferimento economico.
Di cosa si tratta?
L’iniziativa chiede che la Svizzera rispetti i ‘limiti planetari’ essi definiscono il quadro entro il quale le condizioni per la vita sono ideali. Gli scienziati sottolineano da decenni come il nostro ecosistema non possa sopportare un’infinita quantità di stress ambientali. Ad esempio, alcuni di questi limiti ambientali, come il clima o la biodiversità sono già oggi stati superati. Siamo arrivati ad un punto nel quale distruggiamo la base stessa della vita sulla Terra con le nostre attività.
L’iniziativa chiede alla Svizzera di rispettare sei limiti planetari: il surriscaldamento climatico, l’estinzione di massa delle specie, il consumo d’acqua, l’uso del suolo, l’inquinamento atmosferico e le immissioni di azoto e fosforo. In queste sei aree si dovrebbero applicare limiti chiari che siano compatibili con il concetto di limiti planetari. Nel caso del clima ciò sarebbe ad esempio molto semplice: smettere di emettere gas ad effetto serra, ovvero raggiungere lo zero netto. Vogliamo che la Svizzera raggiunga questi obiettivi entro dieci anni dall’accettazione dell’iniziativa perché dobbiamo assolutamente evitare di superare quei limiti che permettono l’esistenza della vita sulla Terra.
I valori limite dovrebbero riguardare l’inquinamento ambientale in Svizzera ma sono applicabili anche per l’importazione di merci e servizi. La maggior parte del nostro impatto ambientale avviene attualmente all’estero, ad esempio attraverso l’importazione di cibo, vestiti o materie prime. La nostra iniziativa vuole prendere in considerazione anche l’aspetto sociale: perciò il rispetto dei limiti planetari deve essere attuato in modo socialmente responsabile, sia in Svizzera che all’estero. In sintesi ciò che chiede l’iniziativa non deve essere raggiunto a spese delle persone più svantaggiate.