Linguaggio sensibile al genere

All’attenzione dell’assemblea de* delegat* del 24 aprile 2021 online


Il linguaggio sensibile al genere è utile per trattare equamente tutti i generi e renderli maggiormente visibili. Non tutte le persone si identificano nelle categorie "donna" e "uomo". Esistono infatti altre identità di genere, meno binarie e più fluide (come transessuali, intersessuali e gender fluid ad esempio). Negli ultimi anni sono stati sviluppati vari termini che permettono di definire meglio queste diversità nel linguaggio. La GISO Svizzera ha deciso di utilizzare gli asterischi (tutt*, student*, qualcun*). L'asterisco si riferisce ad uno spettro più ampio e variabile dell'identità di genere, che va oltre allo schema binario di "donna" e "uomo".

Ci sono tuttavia alcune questioni aperte riguardanti il linguaggio sensibile al genere, che dovrebbero essere affrontate:

  • Uomo* e donna* vengono scritti con l'asterisco finale

Motivazione: questa forma è utile sia a mostrare che i generi sono solamente dei costrutti culturali, sia ad includere un maggior numero di persone nel linguaggio.

  • Anche i termini negativi vengono genderizzati ("capitalist*" invece di "capitalisti")

Motivazione: alcune persone non genderizzano certi termini negativi, per mostrare che esistono più capitalisti che capitaliste. Ma per essere coerenti, si dovrebbe anche specificare che la maggior parte dei capitalisti sono vecchi uomini bianchi. Per noi risulta più importante avanzare richieste politiche per unire le nostre lotte. Inoltre, le donne* possono anche essere subdole, come Martullo Blocher.

Queste regole vengono applicate con effetto immediato a tutte le forme di comunicazione scritta (volantini, banner, mail, siti web, social media, comunicati stampa, ecc.).