NO all’iniziativa «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)»!

12.12.2025

Ancora una volta l’UDC attacca il servizio pubblico e la democrazia, cercando di rafforzare la borghesia nei rapporti di forza tra le classi sociali. In realtà, l’UDC punta unicamente a servire i datori di lavoro svizzeri e i loro interessi politici ed economici. L’iniziativa «200 franchi bastano!» (Iniziativa SSR) si inserisce chiaramente in questa strategia, anche se mascherata da misura volta ad aumentare il potere d’acquisto della popolazione, proponendo di ridurre il canone da 335 a 200 franchi. Collegare in questo modo il servizio pubblico al potere d’acquisto significa separarlo dai bisogni fondamentali che esso soddisfa.

Occorre innanzitutto comprendere l’utilità di un forte servizio pubblico di informazione. Anche se neutralità e obiettività dei media sono principi astratti, è comunque possibile lavorare verso un equilibrio dell’informazione e una certa forma di trasparenza. Questo equilibrio si trova solo nei servizi pubblici. Senza lodare la SSR, che comunque tratta informazioni e dibattiti politici in modo piuttosto orientato a destra, dobbiamo riconoscere che uno smantellamento andrebbe nella direzione sbagliata, poiché i media privati sono ancora peggiori. Questi ultimi servono esclusivamente gli interessi dei/delle* più ricch*, distorcendo le narrazioni politiche e nascondendo determinati temi e posizioni. Questo controllo dell’informazione, reso possibile dall’attuale immensa disuguaglianza di ricchezza e dalla crescente concentrazione del capitale, è antidemocratico e pericoloso.

Gli interessi dei/delle* più ricch* sono infatti in totale contrasto con quelli della popolazione, e ciò ancor più in tempi di difficoltà economica. La risposta dei/delle* capitalist* alle crisi attuali, il loro tentativo di soluzione di fronte alla tendenza al calo del tasso di profitto, consiste nel rivolgersi al fascismo. Per questo un forte servizio pubblico dell’informazione non è solo necessario ai processi decisionali democratici, ma è anche uno strumento concreto contro il progetto politico fascista dei/delle* più ricch*.

Di fronte a questi attacchi al servizio pubblico, le forze di sinistra devono reagire in due modi. In primo luogo, dobbiamo sostenere la SSR e il suo sviluppo democratico: il controllo di questo servizio pubblico deve infatti passare nelle mani di chi vi lavora, ma anche nelle mani delle persone che ne fanno uso. Inoltre, dobbiamo organizzarci chiaramente contro le fonti e i canali informativi egemonici, sviluppando media che sostengano le nostre posizioni e i nostri progetti politici. Altrimenti, saremo completamente indifes* di fronte all’avanzata del fascismo.