Abbandoniamo questo sistema fiscale arretrato!
L’attuale modello penalizza chi, nella stessa economia domestica, ha più fonti di reddito. Chi svolge lavori supplementari viene spesso punito con imposte nettamente più alte: un retaggio di una concezione familiare ormai del tutto superata. Questo mantiene le persone in una condizione di dipendenza e impedisce che il lavoro retribuito sia davvero conveniente. L’imposizione individuale mette finalmente fine a questa discriminazione strutturale.
Per una vera parità . e più libertà per tutti i modelli di vita
Con l’imposizione individuale ogni persona viene tassata singolarmente. Questo rafforza soprattutto le economie domestiche con redditi bassi e medi e rende più semplice realizzare progetti di vita moderni. Il lavoro deve essere conveniente, indipendentemente dallo stato civile o dalla forma familiare. In questo modo riduciamo le dipendenze economiche e creiamo un sistema fiscale che rispecchia la realtà di oggi.
Finan ze eque invece di scaricare i costi sulla maggioranza
È chiaro che questa riforma non deve provocare perdite fiscali pagate dalla popolazione nel suo insieme. Un finanziamento compensativo socialmente equo è indispensabile. Inoltre, la riforma deve procedere di pari passo con altre misure: ad esempio servizi di cura più accessibili e a prezzi sostenibili o un’infrastruttura pubblica solida, affinché la parità non esista solo sulla carta.
Diciamo SÌ!
L’imposizione individuale è un passo atteso da tempo verso parità, equità e una Svizzera moderna. Ma deve essere attuata in modo progressivo, affinché non sia la maggioranza a pagarne il prezzo. Per questo, l’8 marzo serve un SÌ.