Nel corso degli ultimi anni, non abbiamo mai assistito ad un momento favorevole alla trasformazione dell’economia come quello di oggi. La pandemia ha mostrato nuovamente che il sistema capitalista non solo ignora gli interessi economici e sociali del 99%, ma minaccia anche la sua sopravvivenza. Se le emissioni globali di CO2 sono calate del 4-7% nel 2020, le fonti di energia rimanevano comunque fossili all’80%, e a marzo 2021 i livelli di emissioni sono ritornati ad essere uguali a quelli pre-pandemia. La diminuzione temporanea delle emissioni non può essere considerata un successo, siccome è avvenuta a spese del benessere sociale, psicologico ed economico di milioni di persone. Ma ci mostra anche che possiamo raggiungere lo zero netto entro il 2030 e limitare così il riscaldamento globale a 1,5 gradi solo se aboliremo l’imperativo della crescita e la nostra dipendenza dai combustibili fossili., In breve, solo un’uscita dal capitalismo fossile potrà fermare la crisi climatica.
Democrazia e azione pubblica
La GISO Svizzera vuole ottenere un’uscita dalla crisi che comprenda giustizia sociale e climatica. Per evitare un ritorno a una quotidianità distruttiva e capitalista, saranno necessari interventi pubblici e democratici. Il settore pubblico dovrà investire significativamente in infrastrutture sostenibili, sociali ed in favore della parità di genere. Per ottenere giustizia climatica, abbiamo bisogno di misure immediate per la produzione di energia rinnovabile e la mobilità rispettosa del clima secondo il nostro piano d'azione per il System Change.
Siccome le donne* sono le prime vittime della crisi, è necessario pensare ad una via di uscita femminista, con investimenti massicci in infrastrutture che si occupano del lavoro di cura, come asili e case di riposo. Ciò rafforzerà la posizione delle donne* nell’economia, riducendo contemporaneamente la dipendenza dai combustibili fossili, siccome un’economia femminista si basa sull’uguaglianza delle persone e sul rispetto dell’ambiente. Questi interventi pubblici dovranno essere effettuati al più resto, per avvicinarci all’uscita della crisi. Il Consiglio federale e i governi cantonali dovranno perciò avviare questi investimenti entro questa estate.
La GISO Svizzera rivendica:
- La creazione di un pacchetto di investimenti mirati nelle infrastrutture energetiche, nei trasporti pubblici e nel settore del lavoro di cura;
- La riconversione delle grandi imprese le cui attività inquinano inevitabilmente a causa dell’attività (estrazione di combustibili fossili, produzione di cemento, ecc.).
- La democratizzazione immediata delle aziende le cui emissione di CO2 sono particolarmente elevate.
- La creazione di posti di lavoro sostenibili, in particolare nei settori legati all’energia e al lavoro di cura.
Finanziamento solidale
È evidente che il 99% non dovrà sostenere i costi dell’uscita della pandemia o della crisi. La GISO Svizzera chiede perciò un’una tantum del 20% sui patrimoni che superino i due milioni di franchi per finanziare queste misure.