Riforma EFAS

13.11.2024

02.10.2024
Votazione sulla modifica della LAMal (finanziamento uniforme delle prestazioni - EFAS)

I premi di cassa malati sono aumentati massicciamente per anni, e ora il centro-destra vuole scaricare ulteriormente i costi sulla popolazione!

La cosiddetta riforma “EFAS” mira a standardizzare il finanziamento dei trattamenti ambulatoriali (come esami radiografici, vaccinazioni o fisioterapia) e delle cure ospedaliere (come soggiorni psichiatrici o cure a lungo termine). Ciò significa che in futuro le persone assicurate dovranno farsi carico di tutti i costi. La responsabilità finanziaria dei cantoni per l'assistenza a lungo termine verrebbe semplicemente abolita.

Ciò significa che il sistema sanitario e di assistenza sarà sempre più nelle mani delle casse malati, a spese delle persone assicurate!

ECCO PERCHÉ DOBBIAMO VOTARE NO IL 24 NOVEMBRE:

1.PAGARE DI PIÙ PER UNA QUALITÀ INFERIORE

I finanziamenti previsti non solo porterebbero a premi di cassa malati ancora più alti, ma comporterebbero anche un maggiore onere per il personale infermieristico. L'aumento della privatizzazione dell'assistenza ridurrebbe le risorse per le strutture pubbliche, aumentando ulteriormente la pressione sul personale infermieristico e accelerando l'esodo di lavoratori/trici* qualificat*. Il risultato: meno personale, meno tempo per i/le* pazienti e una qualità dell'assistenza peggiore.

2. MENO POTERE AI PAZIENTI, PIÙ POTERE ALLE CASSE MALATI

La riforma toglierebbe ai cantoni importanti diritti di controllo sul sistema sanitario e li lascerebbe alle casse malati. Ciò significa che non saranno più i/le* medic* locali a decidere quali trattamenti sono necessari, ma i/le* dipendenti delle casse malati, sulla base di interessi economici. Questo sviluppo minaccia l'indipendenza delle decisioni mediche e mette a rischio l'assistenza sanitaria per i/le* pazienti.

La GISO Svizzera raccomanda quindi di votare NO alla modifica dell a LAMal (finanziamento uniforme delle prestazioni - EFAS).

Ulteriori argomenti si trovano sul sito web di VPOD

Fonte imagine: Marcel Scholte via Unsplash