Per un femminismo che unisce le lotte: solidarietà con le persone FINTA rifugiate e migranti!

30.07.2024

Risoluzione approvata dell'Assemblea Annuale straordinaria della GISO Svizzera del 29 giugno 2024 a Soletta

In fuga, nel processo di asilo, con o senza permesso di soggiorno, sul mercato del lavoro o nel sistema sanitario: l'oppressione subita dalle persone FINTA[1] rifugiate e migranti[2] è caratterizzata da una discriminazione multipla. Razzismo, misoginia e sfruttamento capitalistico si intersecano nei modi più perfidi e gli eccessi del sistema capitalistico assumono la loro forma più crudele nell'oppressione delle persone FINTA migranti. Le realtà delle vite delle persone FINTA rifugiate e migranti sono rese invisibili e la lotta per la loro libertà è spesso dimenticata dal movimento femminista. Questa invisibilità deve essere combattuta come movimento di sinistra e coerentemente femminista e la liberazione di tutt* coloro che sono oppress* da questo sistema deve essere raggiunta!

Realtà di vita delle persone FINTA migranti in Svizzera

Ogni anno la Svizzera riceve diverse migliaia di domande di asilo da parte di donne che cercano protezione da persecuzioni e violenze in Svizzera. Le cause della fuga sono diverse e includono conflitti armati e persecuzioni basate sulla fede o sull'etnia, nonché cause specifiche di genere come la violenza domestica, il matrimonio forzato, la discriminazione basata sull'identità transgender, la tratta di esseri umani e la violenza sessualizzata, che viene sistematicamente utilizzata come arma di guerra. Le persone FINTA rifugiate sono particolarmente vulnerabili e spesso vittime di violenza sessualizzata e di sfruttamento eccessivo. Durante il processo di asilo, manca a tutti i livelli una prospettiva di genere che tenga conto della situazione particolarmente vulnerabile delle persone FINTA rifugiate e migranti. Ciò si riflette, da un lato, nel fatto che viene data troppo poca importanza alle ragioni di fuga specifiche del genere e, dall'altro, nell'alloggio, nell'assistenza e nella protezione concessi a rifugiat* e migrant* FINTA.

Le condizioni nei centri per richiedenti asilo spesso non offrono la protezione necessaria; molte donne riferiscono di una privacy insufficiente, di una mancanza di precauzioni per la sicurezza e di una mancanza di supporto sensibilizzato. L'insicurezza dello status di residenza porta a condizioni di vita precarie, poiché le persone FINTA rifugiate hanno un accesso limitato al mercato del lavoro, all'istruzione e ai servizi sanitari. Questa insicurezza aumenta la loro dipendenza economica e le rende più vulnerabili all'eccessivo sfruttamento e agli abusi.

Le persone FINTA migranti sono particolarmente colpite dalla povertà.[3] Gli studi dimostrano che le donne migranti hanno il doppio delle probabilità di essere colpite dalla povertà rispetto agli uomini svizzeri. Questa disuguaglianza è aggravata da diversi fattori: il mancato riconoscimento delle qualifiche professionali e universitarie di altri Paesi, le barriere linguistiche, l'accesso limitato al mercato del lavoro e le pratiche discriminatorie.

Una percentuale significativa di rifugiat* FINTA svolge lavori insicuri e poco retribuiti, spesso nel settore informale.[4] Spesso lavorano in rapporti di lavoro precari, caratterizzati da bassi salari, mancanza di sicurezza sociale e inadeguatezza della salute e della sicurezza sul lavoro. Tali condizioni portano spesso a uno sfruttamento eccessivo, a orari di lavoro eccessivi e a un trattamento inadeguato da parte dei/delle* superior*, ad esempio nel settore delle pulizie, dell'assistenza domestica o dell'agricoltura. Per le persone lavoratrici prive di documenti, in particolare, ciò porta a una totale dipendenza, poiché non hanno alcun diritto a causa della clandestinità. Di conseguenza, non hanno alcuna possibilità di difendersi dallo sfruttamento.

La discriminazione multipla strutturale subita dalle persone FINTA migranti si manifesta anche nel sistema sanitario. Spesso l'accesso alle cure mediche è limitato, poiché vengono frapposti ostacoli sotto forma di requisiti linguistici e culturali. Le svalutazioni e gli stereotipi razzisti da parte del personale medico sono all'ordine del giorno per le persone migranti FINTA. Insieme alla mancanza di informazioni e di sensibilità nei confronti delle esperienze traumatiche, questa discriminazione peggiora notevolmente l'assistenza sanitaria di queste persone FINTA.

Le conseguenze psicologiche e fisiche di questa oppressione sistemica sono gravi. Gli studi dimostrano che le donne migranti hanno una probabilità significativamente maggiore di sviluppare malattie mentali e fisiche rispetto al resto della società. Ad esempio, le donne migranti hanno molte più probabilità di soffrire di depressione e di disturbo da stress post-traumatico (PTSD) o di disturbi fisici cronici.[5] La costante insicurezza, l'isolamento, le esperienze di violenza e le preoccupazioni per il futuro contribuiscono a un elevato livello di stress psicologico.

Responsabilità e carenze della Svizzera

A causa dei suoi interessi economici come Stato al centro imperiale del mondo e della sua ricerca di crescita e profitto costanti, la Svizzera condivide la responsabilità di molte cause di fuga. Ad esempio, la Svizzera non si sottrae al cofinanziamento di guerre che esacerbano in modo massiccio la violenza di genere attraverso l'esportazione di armi. La Svizzera deve impegnarsi a livello internazionale per combattere le cause di fuga in generale, ma anche quelle specifiche di genere in particolare, e non continuare ad aggravarle. Attraverso la sua politica restrittiva di protezione delle frontiere, la sua partecipazione al disumano sistema europeo di asilo, la sua politica economica ed estera orientata al profitto e all'imperialismo, nonché il suo inadeguato aiuto umanitario, la Svizzera è responsabile delle vie di fuga pericolose e insicure verso l'Europa. Queste condizioni di estremo pericolo peggiorano in modo massiccio la situazione delle persone FINTA rifugiate, che sono già molto vulnerabili a causa della violenza di genere.

La Svizzera ha sviluppato misure per proteggere le donne rifugiate in relazione alla Convenzione di Istanbul, che mira a prevenire e combattere la violenza contro le donne. Questa convenzione richiede misure complete per la protezione, il sostegno e la tutela legale delle donne che hanno subito violenza. Solo alcune delle misure necessarie sono state attuate e ci sono ancora notevoli lacune. La Svizzera avrebbe dovuto implementare tutte le misure il prima possibile, poiché c'è un'urgente necessità di intervento in molti settori. Il personale dei centri per richiedenti asilo non ha la formazione necessaria e i servizi di interpretariato sono inadeguati. In particolare, non ci sono abbastanza rifugi sicuri o supporto psicologico e legale specializzato per le persone FINTA. La Svizzera deve apportare miglioramenti significativi in questo ambito per soddisfare i requisiti della Convenzione di Istanbul.

Discriminazione multipla strutturale e analisi anticapitalista

Una prospettiva anticapitalista è necessaria per comprendere la realtà delle persone migranti FINTA nella sua interezza. Il capitalismo e i suoi profittatori, soprattutto nel nucleo imperiale, traggono enormi profitti dall'eccessivo sfruttamento dei gruppi emarginati, sfruttando la loro manodopera a prezzi estremamente bassi e ignorando i loro diritti. Le persone migranti FINTA sono oppresse più volte in questo sistema: l'intersezione di razzismo e misoginia forma una discriminazione multipla strutturale che porta a un aumento dell'oppressione e, sotto il capitalismo, al sovra-sfruttamento delle persone lavoratrici e migranti. La logica capitalista rafforza anche la loro precarietà smantellando i sistemi di sicurezza sociale e indebolendo i diritti del lavoro. La richiesta di giustizia sociale e di uguaglianza non può quindi essere concepita senza criticare il sistema capitalista, che approfondisce e consolida le disuguaglianze.

Per creare i necessari cambiamenti strutturali, è necessario un cambiamento sistemico che combini approcci antirazzisti, femministi e di lotta di classe. Il superamento del regime di migrazione e asilo, del patriarcato e del capitalismo è necessario per un reale miglioramento. Solo il superamento di questi sistemi e una trasformazione sociale globale basata sulla solidarietà e sull'uguaglianza possono migliorare in modo sostenibile le condizioni di vita delle persone migranti FINTA e rendere possibile la loro liberazione. Perché solo in una società libera dallo sfruttamento capitalistico, dall'oppressione patriarcale e dalla discriminazione razzista possono prevalere la vera uguaglianza e la giustizia sociale!

Critica al femminismo bianco e la necessità di un approccio intersezionale

Il femminismo bianco che non considera gli specifici meccanismi di oppressione che colpiscono le persone migranti FINTA è inadeguato. Questo approccio ignora le complesse intersezioni tra razzismo, misoginia e sfruttamento capitalistico che caratterizzano la vita delle persone rifugiate e migranti FINTA. Un femminismo che si concentra solo sulle preoccupazioni delle donne bianche e occidentali non tiene conto delle realtà e dei bisogni di un gran numero di persone FINTA in tutto il mondo e manca completamente gli obiettivi del movimento femminista. Perché le catene del capitalismo e del patriarcato non si spezzano quando le donne bianche e occidentali possono fare carriera!

Il movimento femminista - che include la GISO - deve quindi essere intersezionale e sostenere tutte le lotte contro l'oppressione. Ciò significa che le attiviste femministe devono riconoscere le sfide specifiche affrontate dalle persone migranti FINTA e integrarle nel loro attivismo. Ciò richiede, ad esempio, il rafforzamento della cooperazione con le organizzazioni che si concentrano sulla lotta delle persone migranti FINTA. Dobbiamo organizzarci e unirci in solidarietà e considerare e sostenere la lotta delle persone migranti FINTA come una parte essenziale del movimento femminista. Solo così potrà emergere un movimento veramente giusto e inclusivo che includa tutte le persone FINTA e che si sforzi di superare veramente il capitalismo e tutti i sistemi di oppressione. Saremo liber* solo quando lo saranno tutt*!

Rivendicazioni

Protezione e sostegno

  1. Fornire più rifugi e migliori: sono necessari più rifugi sicuri e specifici per genere, con protezione e privacy adeguate.
  2. Formare il personale: il personale dei centri di accoglienza per richiedenti asilo e di altre agenzie governative deve essere formato e sensibilizzato su questioni come la violenza di genere e la gestione dei traumi.
  3. Ampliare i servizi di interpretariato: deve essere garantita una sufficiente disponibilità di servizi di interpretariato in ambito medico e legale.
  4. Garantire il supporto legale: le persone FINTA rifugiate devono avere accesso a una consulenza legale specializzata. I servizi corrispondenti devono essere ampliati.
  5. Migliorare l'assistenza sanitaria: l'assistenza sanitaria, in particolare l'accesso all'assistenza psicologica e alle terapie specialistiche per i traumi, deve essere ampliata.

Sicurezza sociale ed economica

  1. Fornire opportunità di istruzione: le opportunità di istruzione e formazione per le persone migranti FINTA devono essere fornite in modo completo per migliorare le loro opportunità di carriera.
  2. Aumentare le opportunità di lavoro: sono necessari programmi per migliorare l'accesso al lavoro delle persone FINTA rifugiate, compresi corsi di lingua gratuiti e il riconoscimento delle qualifiche straniere.
  3. Combattere lo sfruttamento: le condizioni di lavoro delle persone FINTA lavoratrici e migranti devono essere migliorate. Ciò include, tra l'altro, l'introduzione di un salario minimo, un maggiore controllo delle aziende (soprattutto nel settore informale) e la regolarizzazione delle persone lavoratrici prive di documenti.
  4. Ridurre la dipendenza salariale: l'assistenza sociale per i/le* cittadin* non svizzer* deve essere portata allo stesso livello di quella per i/le* cittadin* svizzer*. Il livello di assistenza sociale deve garantire un'esistenza dignitosa.
  5. Consentire la partecipazione politica: tutte le persone che vivono in Svizzera devono avere il diritto di voto (diritto di voto delle persone residenti) e la partecipazione politica delle persone FINTA rifugiate deve essere promossa in modo specifico, affinché possano rappresentare meglio i loro interessi.

Cambiamento strutturale e di prospettiva

  1. Affrontare le cause della fuga: la Svizzera deve smettere di cofinanziare guerre e conflitti attraverso l'esportazione di armi che esacerbano la violenza di genere. Deve impegnarsi a livello internazionale per combattere attivamente le cause di fuga in generale e quelle specifiche di genere in particolare.
  2. Vie di fuga sicure: la Svizzera deve modificare completamente le sue politiche restrittive in materia di asilo e protezione delle frontiere e creare vie di fuga sicure e legali per combattere le condizioni pericolose per le persone FINTA in fuga.
  3. Rivedere la legge sull'asilo: il tasso di riconoscimento delle persone FINTA deve essere aumentato e i loro bisogni di protezione specifici per genere devono essere affrontati meglio.
  4. Sensibilizzare la società: promuovere una società inclusiva e non discriminatoria attraverso programmi educativi e di sensibilizzazione.
  5. Unire le lotte: il movimento femminista deve essere rafforzato includendo le prospettive e le lotte di tutte le persone FINTA, in particolare delle persone FINTA migranti.
  6. Superare i sistemi: il superamento del regime di migrazione e asilo, del patriarcato e del capitalismo è necessario per eliminare la discriminazione e rafforzare sistematicamente i diritti delle persone FINTA migranti. Si veda la presa di posizione sul razzismo.

[1] FINTA è un’abbreviazione tedesca che sta per donne, persone inter, non binarie, trans e agender.

[2] Con “migranti” ci si riferisci a chi ha un'esperienza di migrazione reale o attribuita. La migrazione va di pari passo con i processi di razzializzazione e le pratiche di othering che trasformano le persone in estranee.

[3]https://www.bfs.admin.ch/bfs/de/home/statistiken/nachhaltige-entwicklung/monet-2030/alle-nach-themen/10-ungleichheiten/armutsquote-migrationstatus.assetdetail.28325566.html

[4] Il settore informale descrive le attività economiche che non sono registrate e controllate, per cui non esistono tutele legali o sindacali.

[5]https://www.sem.admin.ch/dam/sem/de/data/publiservice/berichte/forschung/ber-gesundheitsmonitoring-d.pdf.download.pdf/ber-gesundheitsmonitoring-d.pdf