Combattiamo la crisi del lavoro di cura
Risoluzione adotta durante l’assemblea annuale online del 20 febbraio 2021
La pandemia di coronavirus ci sta mostrando quali professioni aiutano realmente a preservare la nostra società. Ciò sta diventando molto chiaro nel mercato del lavoro, dove varie istituzioni infermieristiche sono alla ricerca di personale qualificato come mai prima di oggi. I posti vacanti nel settore sono ad un livello record. Nel 2020, si cercavano circa 6742 persone in questo campo (ricerca della rivista ECO[1]). Con questa carenza enorme, il personale viene sovraccaricato di lavoro, e così viene mancare il tempo per svolgere il lavoro in modo adeguato.
Inoltre, intraprendere una formazione nel settore infermieristico non è attraente: salari bassissimi durante la pratica, forte stress emotivo e orari di lavoro irregolari che causano spesso mancanze di tempo libero e restrizioni nella vita privata. Trattare con i/le* pazienti può inoltre essere molto stressante psicologicamente.
Infermiere* ed infermieri* vengono inoltre pagat* troppo poco. Nel resto del mondo, solo in Lettonia e Litania si trovano salari così bassi per infermier* rispetto al salario mediano nazionale (nel nostro caso è solo l’85%[2]). Questo lavoro, intenso ed impegnativo, comporta responsabilità che meriterebbero un riconoscimento migliore. Gli applausi non sono sufficienti. I salari del settore infermieristico dovrebbero auimentare in modo sostanziale. Oltre a questo, la discriminazione sistematica delle donne* diviene evidente in questo settore, che è occupato al 90% da esse.
A causa dell’attuale carenza di personale infermieristico, le persone che lavorano negli ospedali e nelle case di cura o di riposo sono sovraccaricate di lavoro. Attualmente, il diritto del lavoro viene sistematicamente ignorato per mantenere il passo con il carico di lavoro causato dalla pandemia (straordinari, blocchi di 7 giorni di lavoro consecutivi, ecc.). Queste condizioni, unite agli orari di lavoro ingestibili e allo stress mentale possono portare a gravi problemi di salute.
Vogliamo perciò portare nella GISO il riconoscimento di questa professione. Il lavoro di cura o di assistenza è molto di più che semplicemnee assistere nell’igiene personale, somministrare farmaci o cambiare bende: significa anche accompagnare le persone nella vita quotidiana in un momento di difficoltà.
La GISO Svizzera chiede quindi:
- Un aumento dei salari del settore infermieristico e dei lavori di cura
- Salari più alti durante le pratiche di formazione nelle scuole
- Una voce democratica per il personale infermieristico all’interno delle aziende e istituzioni
- Riduzione dell’orario di lavoro nel settore dell’assistenza
- Aumento dei controlli sul rispetto del diritto del lavoro nelle aziende e istituzioni che svolgono lavoro di cura
- Garantire la protezione delle persone in formazione
- Permettere una reale conciliazione tra vota privata e lavori di assistenza
[1] https://www.srf.ch/news/wirtschaft/beruf-mit-hoher-belastung-pflegefachkraefte-so-gesucht-wie-nie
[2] https://www.medinside.ch/de/post/so-schlecht-verdient-das-schweizer-pflegepersonal-im-internationalen-vergleich