Combattiamo la crisi del lavoro di cura

23.02.2021

Combattiamo la crisi del lavoro di cura

Risoluzione adotta durante l’assemblea annuale online del 20 febbraio 2021

La pandemia di coronavirus ci sta mostrando quali professioni aiutano realmente a preservare la nostra società. Ciò sta diventando molto chiaro nel mercato del lavoro, dove varie istituzioni infermieristiche sono alla ricerca di personale qualificato come mai prima di oggi. I posti vacanti nel settore sono ad un livello record. Nel 2020, si cercavano circa 6742 persone in questo campo (ricerca della rivista ECO[1]). Con questa carenza enorme, il personale viene sovraccaricato di lavoro, e così viene mancare il tempo per svolgere il lavoro in modo adeguato.

Inoltre, intraprendere una formazione nel settore infermieristico non è attraente: salari bassissimi durante la pratica, forte stress emotivo e orari di lavoro irregolari che causano spesso mancanze di tempo libero e restrizioni nella vita privata. Trattare con i/le* pazienti può inoltre essere molto stressante psicologicamente.

Infermiere* ed infermieri* vengono inoltre pagat* troppo poco. Nel resto del mondo, solo in Lettonia e Litania si trovano salari così bassi per infermier* rispetto al salario mediano nazionale (nel nostro caso è solo l’85%[2]). Questo lavoro, intenso ed impegnativo, comporta responsabilità che meriterebbero un riconoscimento migliore. Gli applausi non sono sufficienti. I salari del settore infermieristico dovrebbero auimentare in modo sostanziale. Oltre a questo, la discriminazione sistematica delle donne* diviene evidente in questo settore, che è occupato al 90% da esse.

A causa dell’attuale carenza di personale infermieristico, le persone che lavorano negli ospedali e nelle case di cura o di riposo sono sovraccaricate di lavoro. Attualmente, il diritto del lavoro viene sistematicamente ignorato per mantenere il passo con il carico di lavoro causato dalla pandemia (straordinari, blocchi di 7 giorni di lavoro consecutivi, ecc.). Queste condizioni, unite agli orari di lavoro ingestibili e allo stress mentale possono portare a gravi problemi di salute.

Vogliamo perciò portare nella GISO il riconoscimento di questa professione. Il lavoro di cura o di assistenza è molto di più che semplicemnee assistere nell’igiene personale, somministrare farmaci o cambiare bende: significa anche accompagnare le persone nella vita quotidiana in un momento di difficoltà.

La GISO Svizzera chiede quindi:

  • Un aumento dei salari del settore infermieristico e dei lavori di cura
  • Salari più alti durante le pratiche di formazione nelle scuole
  • Una voce democratica per il personale infermieristico all’interno delle aziende e istituzioni
  • Riduzione dell’orario di lavoro nel settore dell’assistenza
  • Aumento dei controlli sul rispetto del diritto del lavoro nelle aziende e istituzioni che svolgono lavoro di cura
  • Garantire la protezione delle persone in formazione
  • Permettere una reale conciliazione tra vota privata e lavori di assistenza

[1] https://www.srf.ch/news/wirtschaft/beruf-mit-hoher-belastung-pflegefachkraefte-so-gesucht-wie-nie

[2] https://www.medinside.ch/de/post/so-schlecht-verdient-das-schweizer-pflegepersonal-im-internationalen-vergleich