Risoluzione approvata dell'Assemblea dei delegat* della GISO Svizzera del 17 maggio 2025 a Sierre (VS)
Il 17 maggio 2025 si terrà a Basilea la nuova edizione dell'Eurovision Song Contest. Tra i paesi partecipanti al concorso figura anche Israele, la cui partecipazione è stata confermata nonostante i crimini commessi dal suo governo. Il movimento Boycott, Divest, Sanction ha quindi lanciato un appello per denunciare la partecipazione di Israele all’Eurovision. La sezione svizzera del movimento ha in particolare lanciato una petizione indirizzata all'UER e alla SRG SSR in cui si chiede di escludere dall'emissione l'emittente israeliana KAN a causa delle dichiarazioni diffuse dall'emittente che incitano alla violenza contro la popolazione palestinese. Anche il movimento BDS ha chiesto alla SRG SSR di impegnarsi per l'esclusione di Israele dalla trasmissione. Questa richiesta è stata avanzata anche da altri paesi e da artist* che hanno in passato già partecipato all'Eurovision Song Contest. Finché Israele non sarà escluso dal concorso, il movimento invita a boicottare la trasmissione. La partecipazione di Israele a un evento popolare e celebrato come progressista distoglie l'attenzione dai crimini attualmente commessi dal governo israeliano e fa parte della strategia propagandistica israeliana volta a promuovere ulteriormente l'immagine di Israele come democrazia liberale.
Queste richieste vengono avanzate sullo sfondo dello sviluppo sempre più catastrofico del genocidio e della pulizia etnica in Palestina, e in particolare nella Striscia di Gaza. Domenica 4 maggio, il gabinetto militare dello Stato di Israele ha approvato un piano per conquistare la Striscia di Gaza, stabilire una presenza israeliana permanente in quella zona e trasferire la popolazione. L'obiettivo è chiaro: annettere Gaza e continuare la pulizia etnica. Questo piano di invasione imminente, che è la continuazione del genocidio in corso, è una chiara violazione dei diritti umani, come lo sono stati gli attacchi israeliani degli ultimi decenni, a cui si aggiunge il bombardamento di una nave con aiuti umanitari in acque internazionali il 2 maggio di quest'anno vicino a Malta. Già da due mesi, Israele permette che gli aiuti umanitari arrivino a Gaza e la popolazione sta morendo di fame. Questo genocidio mirato da parte di Israele cerca di distruggere l'integrità e la società palestinese, rendendo impossibile una vita sicura e la pace. Ma gli Stati borghesi del Nord globale non impongono sanzioni contro Israele, al contrario, lo sostengono industrialmente, finanziariamente e attraverso la repressione di qualsiasi opposizione politica. Di fronte a questi fatti, la protesta della popolazione deve essere forte. È inaccettabile che Israele utilizzi l'ESC e la Svizzera per la sua propaganda volta a dare un'immagine progressista del Paese, mentre opprime le minoranze e commette crimini contro l'umanità nei confronti della popolazione palestinese.
Nel 2024, la GISO ha sostenuto il movimento BDS e ha ribadito la rilevanza dei boicottaggi come strumento nella lotta per la liberazione della Palestina. È quindi in linea con questa posizione, ma anche con i nostri valori di solidarietà e liberazione di tutti i gruppi della popolazione, che la Gioventù Socialista Svizzera chieda l'esclusione di Israele o il boicottaggio dell'ESC, fintanto che ciò non avverrà. La GISO deve ora attuare le sue decisioni e dare un segnale chiaro che il progresso non può andare a scapito del Sud del mondo. Inoltre, la solidarietà tra le forze che si impegnano a favore della causa palestinese è fondamentale per esercitare una pressione efficace sulle istituzioni.
La GISO Svizzera chiede quindi:
- L'esclusione di Israele e dell'emittente KAN dall'Eurovision Song Contest fintanto che Israele commette crimini di guerra e crimini contro l'umanità nei confronti della popolazione palestinese.
- Un appello alla SRG SSR affinché si impegni presso l'EBU per l'esclusione di Israele e dell'emittente KAN.
Il boicottaggio dell'ESC fintanto che Israele partecipa al concorso e continua a commettere crimini di guerra e crimini contro l'umanità