Risoluzione approvata dell'Assemblea dei delegat* della GISO Svizzera del 17 maggio 2025 a Sierre (VS)
Il 29 gennaio 2025 il Consiglio federale ha approvato il progetto di consultazione per il pacchetto di sgravi 27 (EP27). L'obiettivo del pacchetto è quello di realizzare risparmi per un importo compreso tra 2,7 e 3,6 miliardi di franchi a partire dal 2027.[1] Questi tagli lineari al bilancio dovrebbero interessare tutti i dipartimenti, con un'eccezione: l'esercito. L’esercito non solo è escluso dai tagli, ma il suo budget sarà addirittura aumentato di 13 miliardi di franchi entro il 2030.[2] Questa politica finanziaria borghese è estremamente pericolosa, soprattutto per le scuole professionali e le università.
Delle 59 misure di risparmio proposte, tre riguardano direttamente l'istruzione terziaria (scuole professionali e università): la quota a carico degli/delle* studenti delle scuole universitarie cantonali sarà aumentata, così come quella degli/delle* studenti dei due politecnici federali (ETH/EPFL). Inoltre, saranno ridotte le sovvenzioni legate a progetti specifici per le scuole professionali e le università.[3]
Queste misure, descritte dalla Confederazione come “giustificate”, mettono a repentaglio il funzionamento delle università e minano gravemente le pari opportunità. Particolarmente colpit* sono gli/le* studenti provenienti da famiglie economicamente svantaggiate, che saranno ulteriormente gravat* da questa politica. L'accesso all'università sarà così reso più difficile e le disuguaglianze sociali continueranno ad aumentare.
Un programma di austerità borghese che distrugge le pari opportunità
Attualmente, gli/le* studenti in Svizzera pagano in media 1'445 franchi all'anno di tasse universitarie. Con la proposta di aumentare queste tasse, i costi potrebbero quasi raddoppiare, arrivando a circa 2'900 franchi all'anno. Per gli/le* studenti internazionali, i contributi potrebbero addirittura triplicare. Ciò rappresenterebbe un onere finanziario inaccettabile. Gli/le* studenti sono già oggi un gruppo sociale fortemente penalizzato:[4] la pandemia di COVID-19 e l'elevata inflazione hanno notevolmente aggravato la loro situazione già difficile negli ultimi anni: solo nel 2022 sono state colpite oltre 45’000 persone. Gli/le* studenti stranier* sono particolarmente colpit*.[5],[6],[7]
Già oggi solo il 31% degli/delle* studenti internazionali dell'ETH di Zurigo dichiara che, nonostante gli aumenti, sceglierebbe nuovamente questa università. Ancora più allarmante è che il 95% di loro dovrebbe richiedere un aumento delle borse di studio in caso di tali aumenti dei costi.[8] La pressione sugli/sulle* studenti cresce e rischia di schiacciarl*.
Ma non sono solo gli/le* studenti a soffrire di questa politica: anche le università stesse sono sottoposte a una pressione crescente. Se la Confederazione riduce i finanziamenti, le università devono trovare nuove fonti di reddito o tagliare i servizi. Solo l'ETH e l'EPFL dovrebbero risparmiare o trovare altre fonti di finanziamento per oltre 100 milioni di franchi.[9]
Prospettiva internazionale
Sebbene le tasse universitarie negli Stati Uniti siano nettamente più elevate, con una media di 27’000 euro all'anno, o in Inghilterra, con 11 000 euro all'anno, a livello europeo il quadro è diverso:[10] in Francia o in Germania le tasse universitarie sono per lo più inferiori a 1000 euro all'anno.[11] Da questo punto di vista, la Svizzera è uno dei paesi più costosi d'Europa per gli studenti provenienti da famiglie non benestanti. L'accesso all'istruzione superiore è quindi strutturalmente limitato, a scapito della giustizia sociale.
A ciò si aggiunge il fatto che la comunità scientifica è socialmente divisa. Da un lato ci sono professori/esse* ben pagat*, spesso borghesi, dall'altro un corpo docente precario. Mentre i/le* professori/esse* possono ritirarsi in caso di condizioni sfavorevoli, i/le* lavoratori/trici* precari* e gli/le* studenti svantaggiati dal punto di vista finanziario rimangono nel sistema.
Il previsto aumento delle tasse universitarie rende l'accesso all'istruzione superiore ancora più elitario e accentua le disuguaglianze sociali. Gli/le* studenti provenienti da famiglie a basso reddito scivolano così in situazioni di vita ancora più difficili e vengono sistematicamente espuls* dal sistema universitario.
La GISO respinge con decisione gli aumenti previsti delle tasse scolastiche e:
- Chiede la completa abolizione delle tasse scolastiche e il libero accesso all'istruzione terziaria per tutt* gli/le* studenti, con o senza passaporto svizzero.
- Esige un aumento significativo del budget destinato alle borse di studio, affinché tutt* gli/le* studenti possano finanziare la propria formazione indipendentemente dalla loro provenienza sociale.
- Invita il Consiglio federale a investire massicciamente nell'istruzione e nella ricerca, per garantire infrastrutture moderne e condizioni di vita e di lavoro dignitose sia per gli/le* studenti che per il personale accademico.
- Esorta ad adottare misure immediate per accogliere e sostenere ricercatori/trici* e studenti espulsi da paesi come gli Stati Uniti e altri Stati in cui la libertà accademica è minacciata.
- Sottolinea il ruolo centrale del Fondo nazionale svizzero e chiede un aumento sostanziale del suo budget per garantire la ricerca indipendente a lungo termine.
[1] https://www.efv.admin.ch/efv/fr/home/aktuell/brennpunkt/entlastungspaket-27.html
[2] https://www.vbs.admin.ch/fr/depenses-armee-1-pourcent-pib-2030
[3] Ibid [1]
[4] Ibid [1]
[5] https://www.rts.ch/info/economie/14542992-les-etudiants-etrangers-en-suisse-sont-les-plus-precarises.html#:~:text=Tout%20comme%20elle%2C%20de%20nombreux,354%20millions%20ont%20été%20distribués
[6] https://www.blick.ch/fr/economie/l-inflation-etrangle-les-etudiants-j-ai-deja-envisage-de-me-prostituer-pour-payer-mes-factures-id18536010.html#
[7] Ibid [5]
[8] https://vseth.ethz.ch/hopo-en/eth-board-decision-on-tuition-fee-increase/
[9] https://www.admin.ch/gov/de/start/dokumentation/medienmitteilungen.msg-id-
[10] Ibid [1]
[11] Ibid [1]