Risoluzione approvata dell'Assemblea dei delegat* della GISO Svizzera del 17 maggio 2025 a Sierre (VS)
Dal 2015, l'ultimo sabato di agosto si celebra la Giornata mondiale contro lo specismo. Quest'anno, a dieci anni dal suo lancio, la sosterremo con un forte impegno per la giustizia sociale.
Lo specismo è un ordine sociale strutturato da un rapporto di potere tra due classi antagoniste: gli esseri umani e gli animali. Esso organizza il dominio umano normalizzando l'inferiorità degli animali considerati proprietà degli esseri umani.
In una prospettiva materialista, l'umanità e l'animalità sono categorie non biologiche, ma socialmente costruite. La specie di una persona non indica in alcun modo il grado di considerazione che dobbiamo avere per lei. Trattiamo in modo diverso la volontà di vivere di un uomo bianco da quella di una gallina, per ragioni sociali, politiche, in nessun caso naturali o immutabili.
Il carattere sociale della specie appare chiaramente quando alcuni esseri umani vengono animalizzat*, cioè ridott* a una posizione di inferiorità associandoli all'animalità. Vengono collocat* nella “categoria in cui mettiamo certi corpi quando vogliamo giustificare la violenza nei loro confronti”.[1] Quando le donne vengono chiamante “cagne”, le persone di razza diversa come “scimmie”, vengono spint* nell'animalità non per ricordare la loro appartenenza biologica ai mammiferi, agli animali, ma per assegnare loro uno status sociale subordinato e per legittimare il dominio su di loro.[2] Al contrario, l'”umano” è valorizzato, presentato come civilizzato, razionale, pulito, colto, come l'opposto dell'”animale”, selvaggio, istintivo, sporco, bestia.
Ricordare la dignità umana, come facciamo regolarmente, il fatto che gli/le* esseri uman* non dovrebbero essere considerat* animali, non è sufficiente per “affrontare la radice delproblema” .[3] Al contrario, ciò riafferma la pertinenza di queste categorie di umanità e animalità e ripropone la possibilità che gli/le* esseri uman* siano continuamente res* inferior* attraverso insulti animalizzanti. L'affermazione di una dicotomia umanità/animalità sostiene quindi il dominio umano rafforzando i sistemi di oppressione interumani.
Di conseguenza, l'antispecismo è un primo passo verso la fine del dominio umano, ma è anche indispensabile per ridurre anche il processo di animalizzazione dei dominanti Se gli animali sono trattati con dignità, allora essere definit* animali non sarà più degradante. Avere una presunta mancanza di cultura, razionalità, intelligenza ridurrà meno il nostro valore.
Ci opponiamo quindi allo specismo per le stesse ragioni per cui combattiamo il patriarcato, il suprematismo bianco, l’abilismo e tutte le altre forme di dominio. Perché se vogliamo porre fine all’appropriazione dei corpi e delle vite degli/delle esseri uman* dobbiamo anche smettere di uccidere, consumare, gasare, rinchiudere, mutilare, vendere, rubare il lavoro degli animali con la scusa della loro presunta inferiorità naturale. È tempo di mettere in discussione i nostri privilegi di specie e di mostrare la nostra solidarietà verso gli altri animali.[4]
Di conseguenza, la GISO Svizzera rivendica:
- Il diritto all'integrità fisica e psichica, il diritto alla vita, il diritto alla libertà, nonché la personalità giuridica per tutti gli animali senzienti.
- Il divieto di attività ricreative come zoo, parchi acquatici o circhi che usano animali.
- L'abolizione dell'allevamento, della pesca e della caccia.
- Il finanziamento della riqualificazione professionale delle persone che dipendono dallo sfruttamento degli animali, nonché una garanzia di reddito per coloro che non riescono a trovare un nuovo lavoro.
[1] Trad., KO A., & KO S., 2017. Aphro-ism: Essays on Pop Culture, Feminism, and Black Veganism from Two Sisters. Lantern Publishing & Media.ARLUKE, A., 1994 Managing Emotions in an Animal Shelter. In A. Manning & J. Serpell (Éds.), Animals and Human Society.
[2] FERDINAND M., 2019. Alliances interespèces : Cause animale et cause Nègre. In Une écologie décoloniale. Penser l’écologie depuis le monde caribéen. Le Seuil, p. 355 380. [online] : https://shs.cairn.info/une-ecologie-decoloniale--9782021388497-page-355 ; HARCHI K., 2024. Ainsi l’Animal et nous. Actes Sud. ; KIM C. J., 2015. Dangerous Crossings: Race, Species, and Nature in a Multicultural Age. Cambridge University Press. [online]: https://doi.org/10.1017/CBO9781107045392 ; TAYLOR S. 2019. Braves Bêtes : Animaux et handicapés, même combat ? Les Éditions du Portrait.
[3] KO A., & KO S., 2017.
[4] PLAYOUST-BRAURE A., BONNARDEL Y. 2020. Solidarité animale. Défaire la société spéciste. Paris : La Découverte. [online] https://www.cairn.info/solidarite-animale--9782348044397.htm