Risoluzione approvata dell’assemblea de* delegat* della GISO Svizzera del 17 novembre 2024 a Losanna (VD)
Introduzione
Mentre il genocidio a Gaza è in corso da oltre un anno, il 30 settembre 2024 lo Stato israeliano ha iniziato un'invasione di terra combinata con bombardamenti indiscriminati in Libano. Questi attacchi, che costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale, la dicono lunga sulle intenzioni del governo israeliano e degli alleati occidentali che sostengono la sua campagna bellica.
Descrizione dell'attacco in corso
Gli attacchi israeliani contro il Libano si sono intensificati rapidamente quest'autunno.
Il 17 settembre, dei cercapersone con trappola esplosiva hanno provocato diverse esplosioni, uccidendo almeno 37 persone, tra cui 2 bambin*, e ferendone altre migliaia.[1] Le prove attuali indicano che il Mossad è responsabile dell'attacco.
Dal 23 settembre, Israele sta effettuando bombardamenti indiscriminati anche nel sud del Libano,[2] oltre che sulla capitale Beirut. Le forze israeliane legittimano i loro attacchi invocando l'autodifesa. Tuttavia, dal 24 settembre, l'80% delle bombe sono state lanciate da Israele e il 95% delle vittime sono state causate da loro. Interi quartieri sono stati rasi al suolo dalle bombe e la popolazione di intere città è stata sfollata, come a Nabatieh. Questi bombardamenti su obiettivi civili, accompagnati da ordini di evacuazione inappropriati,[3] sono illegali secondo il diritto internazionale.
Il 30 settembre Israele ha lanciato un'invasione di terra del Libano meridionale,[4] tuttora in corso, e continua a bombardare numerosi obiettivi, comprese le aree densamente popolate dove vive la popolazione civile. Israele pratica la dottrina Dahiya, che consiste nel non distinguere tra obiettivi militari e civili.[5] Il nome di questa dottrina deriva da quello di un quartiere densamente popolato di Beirut che fu raso al suolo dalle bombe israeliane nel 2006 perché ospitava il quartier generale di Hezbollah. La presenza di civili, anziché essere un deterrente, è un motivo in più per bombardare l'area, secondo la dottrina delle forze armate israeliane. Questo uso della forza contro la popolazione libanese è la causa dell'esodo di oltre un milione di libanesi e della morte di diverse migliaia di loro.
I crimini di guerra commessi da Israele nelle sue operazioni di annessione sono numerosi: attacchi alle truppe di pace dell'ONU;[6] attacchi a obiettivi non militari come istituzioni finanziarie;[7] attacchi a personale medico[8] e giornalist*.[9]
Il terribile tributo in termini di vittime umane, persone traumatizzate e sfollate è stato accompagnato dalla distruzione di edifici storici, come a Tiro.[10]
L'obiettivo di Israele: l'espansione territoriale
Questa invasione è parte integrante del piano di annessione territoriale di Israele. L'esercito israeliano aveva già invaso il Libano nel 1978 e nel 1982 e aveva tentato un'invasione nel 2006, durante la guerra dei 33 giorni. Sebbene all'epoca le invasioni fossero giustificate come “atti di difesa”, le ambizioni espansionistiche dello Stato erano evidenti, insieme alle attività coloniali in Cisgiordania,[11] illegali secondo il diritto internazionale, e ai piani per annettere Gaza e occupare le alture del Golan.[12]
Come a Gaza, l'obiettivo di Israele è quello di ripulire etnicamente la regione per estendere il proprio territorio[13],[14]. La distruzione del patrimonio culturale storico della regione è parte integrante di questo progetto di pulizia etnica.
Il ruolo dell'Occidente
Nella sua azione coloniale, lo Stato di Israele non attribuisce alcun valore alle vite delle popolazioni civili vittime dei suoi crimini di guerra e i suoi alleati occidentali non mettono in discussione la giustificazione basata sull'idea di “autodifesa”, giustificando così il governo israeliano.
Questi obiettivi sono sostenuti dagli Stati occidentali, in particolare dalla prima potenza mondiale, gli Stati Uniti d'America, che a settembre hanno concesso un pacchetto di aiuti di 8,7 miliardi di dollari allo sforzo bellico israeliano.[15]
I principali paesi occidentali non hanno ancora imposto sanzioni a Israele, nonostante le chiare violazioni del diritto internazionale evidenziate dalle Nazioni Unite.[16] La situazione attuale dimostra chiaramente che il diritto internazionale viene applicato solo se fa comodo alle potenze occidentali.
I crimini israeliani devono finire!
I crimini israeliani devono cessare! Per troppo tempo lo Stato di Israele ha fatto vivere le popolazioni del Levante nel terrore, nella desolazione e nella morte. L'attuale invasione è semplicemente la continuazione del progetto coloniale di Israele di estendere il proprio territorio, che viene sostenuto dalle potenze imperialiste.
Per questo motivo la Gioventù Socialista rivendica e chiede alla Confederazione di impegnarsi per:
- Porre fine all'invasione israeliana del Libano;
- Sanzioni economiche e militari contro lo Stato di Israele;
- Un processo al governo israeliano e a chi è complice del genocidio;
- Il rispetto dell'integrità, della sovranità e dell'indipendenza politica del Libano, in conformità con la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
Questi obiettivi devono essere sostenuti in particolare con:
- La fine della cooperazione con l'esercito israeliano;
- Il sostegno finanziario della Svizzera per la ricostruzione delle aree distrutte e per le vittime dell'invasione israeliana;
- L’accoglienza delle persone rifugiate facilitando le vie di fuga, oltre alla fornitura di aiuti umanitari;
- L'utilizzo da parte della Confederazione del suo mandato di membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per richiedere l'applicazione di sanzioni.
[1] https://www.amnesty.fr/conflits-armes-et-populations/actualites/sept-choses-a-savoir-sur-les-attaques-aux-bipeurs-et-talkies-walkies-au-liban
[2] https://www.letemps.ch/monde/notre-quartier-a-ete-totalement-detruit-au-liban-l-exode-sous-les-bombes
[3] https://www.amnesty.org/en/latest/news/2024/10/lebanon-israels-evacuation-warnings-for-civilians-misleading-and-inadequate/
[4] https://www.bbc.com/afrique/articles/cn5zqkzegqvo
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Dottrina_Dahiya
[6] https://news.un.org/fr/story/2024/10/1149861
[7] https://www.amnesty.org/en/latest/news/2024/10/israel-lebanon-branches-of-hezbollah-affiliated-financial-institution-not-military-targets/
[8] https://www.msf.ch/nos-actualites/communiques-presse/liban-msf-appelle-protection-civils-du-personnel-medical
[9] https://rsf.org/fr/guerre-au-liban-les-journalistes-doivent-%C3%AAtre-prot%C3%A9g%C3%A9s-et-libres-de-travailler
[10] https://www.lemanbleu.ch/fr/Actualite/Culture/Toute-la-ville-a-tremble-au-Liban-Israel-attaque-Tyr.html
[11] https://www.amnesty.fr/focus/occupation-israelienne-cisjordanie
[12] https://www.rts.ch/info/monde/2024/article/plateau-du-golan-trois-axes-pour-comprendre-un-peu-mieux-de-quoi-on-parle-28583158.html
[13] https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/10/un-expert-warns-new-instance-mass-ethnic-cleansing-palestinians-calls
[14] https://www.unhcr.org/news/briefing-notes/crisis-deepens-lebanon-more-flee-syria-and-beyond-escape-bombs
[15] https://www.reuters.com/world/middle-east/israel-says-it-has-secured-87-billion-us-aid-package-2024-09-26/
[16] https://www.ohchr.org/fr/press-releases/2024/09/exploding-pagers-and-radios-terrifying-violation-international-law-say-un