Restiamo conseguenti: sì all‘internazionalismo

06.05.2017

Risoluzione approvata durante l'Assemblea de* delegat* del 6 maggio 2017 a Wohlen.

Noi Socialisti* e Socialiste* lottiamo contro un sistema sfruttatore attivo a livello internazionale, le cui conseguenze non si fermano ai confini nazionali. Un sistema con una tale componente internazionale non si può neppure combattere a livello degli stati nazionale: dobbiamo perciò rendere la nostra lotta internazionale quanto il capitalismo.

Questa convinzione basilare ha spinto la Gioventù Socialista Svizzera ad attivarsi da quando ne dispone le possibilità in varie organizzazioni internazionali – a livello europeo nella Young European Socialists (YES) e a livello globale nella Union of Socialist Youth (IUSY). Il nostro lavoro internazionale si è negli ultimi anni concentrato soprattutto sulla YES, dato che il nostro contributo per un’Europa solidale, democratica e di Sinistra è particolarmente necessario, giusto e attuale in vista della dannosa politica d’austerità dell’EU, della crisi dei rifugiati e della diffusione di movimenti della Destra estremista. Grazie a questo impegno siamo riusciti a trovare importanti alleati nella YES, ad introdurre maggiore attivismo, a discutere di numerosi temi e abbiamo contribuito allo svolgimento di campagne e di bei summer camps.

Di conseguenza come GSS aspettavamo con anticipazione il 13esimo congresso della YES tenutosi dal 6 al 9 aprile 2017, decisivo per l’orientamento futuro della gioventù socialista europea ma anche la possibilità per concretizzare il nostro impegno nell’organizzazione stessa. Grazie al lavoro che abbiamo investito nella YES negli anni passati, siamo risultati un’organizzazione membra dai contenuti particolarmente forti e da prendere sul serio, la quale ha partecipato alla discussione interna con risoluzioni, mozioni e prese di parola. A ciò si aggiunge che siamo riusciti a migliorare i nostri contatti con organizzazioni ideologicamente simili, formare nuove alleanze ed ampliare così la nostra rete per un’Europa socialista.

Ciononostante non vogliamo idealizzare il congresso: ancora una volta sono stati fatti patti tra organizzazioni dietro le quinte che non c’entravano nulla con la politica, bensì unicamente con l’avanzamento carrieristico; ancora una volta simili alleanze hanno impedito lo svolgimento di vere elezioni basate sui contenuti per le cariche più importanti, ancora una volta si sono palesati i problemi strutturali di fondo della YES, i quali non sono spariti neppure dopo due anni di duro lavoro da parte nostra. Il sistema elettorale e di voto avvantaggia per esempio il voto tattico piuttosto che quello basato sui contenuti e limita così facendo la nostra lotta per un’Internazionale democratica e concentrata sulle specifiche proposte politiche. Allo stesso tempo va denunciato il comportamento di alcune organizzazioni membri, che sfruttando tali debolezze strutturali hanno permesso l’elezione di persone dalla pura volontà di fare carriera e senza un vero interesse alla forza dei contenuti della YES.

Sono esperienze dure da vivere sulla propria pelle, che però non vanno a nullificare i nostri sforzi all’interno della YES: disponiamo infatti oggigiorno di più contatti e alleati internazionali, veniamo stimati dagli altri partiti socialisti giovanili e le nostre posizioni godono di rispetto. Abbiamo inoltre contributo ad aumentare il dibattito tematico e l’analisi basata sui contenuti nella YES – tutto ciò malgrado questo deludente congresso.

Da giovani Socialisti* e Socialiste* sappiamo che non è facile fare politica: ci siamo assunti il compito di lottare per un mondo migliore consapevoli della strada impervia che si prospetta. La nostra politica è e resta conseguente, anche quando è difficile. Questa massima deve valere anche per il nostro impegno a livello internazionale: dobbiamo continuare a cercare attivamente di evitare che la YES diventa, come numerose organizzazioni prima di lei, un’organizzazione priva di contenuti, una presenza unicamente di facciata controllata da pochi individui orientati al potere e alla carriera. Dal momento che ciò si avvera un ritorno sarà difficile, come dimostra l’esempio della IUSY.

Per questi motivi la Gioventù Socialista Svizzera decide:

  • Di promuovere la coordinazione e collaborazione con organizzazioni vicine ideologicamente a noi dentro e fuori la YES e la IUSY.
  • Lo scambio riguardo a temi specifici e la collaborazione con organizzazioni di giovani socialisti dentro e fuori la YES e la IUSY.
  • La continuità del nostro forte lavoro di contenuto all’interno della YES.
  • Il lancio di campagne internazionali incentrate sui nostri temi prioritari assieme alle nostre organizzazioni alleate – con o senza il sostegno della YES e della IUSY.
  • Il mantenimento del nostro corso d’opposizione all’interno della YES, compreso la rivendicazioni di fondamentali riforme. Per garantire ciò va rielaborata la nostra strategia internazionale da parte del comitato direttivo e dal gruppo di lavoro sulle questioni internazionali.