Risoluzione approvata dell'Assemblea dei delegat* della GISO Svizzera del 7 settembre 2025 a Baden (AG)
Mowag, Ruag, Sig Sauer e molte altre: numerose aziende produttrici di armi prosperano in Svizzera. L'industria svizzera vive della produzione di materiale o di componenti militari. Infatti, oltre alle grandi aziende sopra menzionate che producono materiale letale, numerose PMI, più di 3000, producono componenti per armi o munizioni.[1] Nel 2024 le aziende svizzere hanno esportato materiale bellico per un valore di 664,7 milioni di franchi.[2] Questi profitti sono resi possibili dalla vendita di tale materiale a governi che non rispettano i diritti umani, sia quelli dei/delle* propri* cittadin* che quelli dei paesi contro cui conducono guerre.
Da decenni la Svizzera esporta continuamente armi e materiale bellico verso paesi che li utilizzano contro la propria popolazione o per uccidere popolazioni straniere. Di fatto, le aziende produttrici di armi, per le quali non esiste alcuna etica se non quella del denaro, violano continuamente le leggi sull'esportazione di materiale bellico e non sono affidabili. Negli anni '60, il caso Bührle ha fatto scandalo: questa azienda svizzera ha sfidato i divieti federali per vendere cannoni antiaerei a uno Stato in cui era in corso la guerra civile. In totale, si trattava di 90 milioni di franchi di materiale bellico.[3] Da allora, le aziende svizzere continuano a ignorare le leggi federali guidate da avidità e profitto. A causa di queste esportazioni, sono state trovate granate svizzere nei mercati neri della Siria,[4] carri armati Piranha in Arabia Saudita da utilizzare contro lo Yemen durante l'invasione del Paese,[5] e molto altro ancora.
Inoltre, la Confederazione possiede attualmente una propria azienda di materiale bellico: la RUAG. Di proprietà della Confederazione, il suo obiettivo sarebbe quello di garantire la «sicurezza della Svizzera». In realtà, la RUAG non contribuisce alla pseudo-neutralità svizzera, ma esporta anche materiale bellico in tutto il mondo.[6] Inoltre, RUAG collabora con Elbit Systems, la principale azienda israeliana produttrice di armi con sede in Svizzera,[7] che produce droni utilizzati sia per proteggere il confine tra Messico e Stati Uniti che per uccidere civili palestinesi da parte dell'esercito israeliano. Questi sono solo alcuni dei numerosi esempi disponibili. La dinamica globale rimane tuttavia la stessa: le aziende con sede in Svizzera producono materiale utilizzato per uccidere e asservire la popolazione. Pertanto, la Confederazione non è semplicemente complice degli omicidi commessi con l'aiuto di materiale svizzero, ma è direttamente colpevole! Questa partecipazione a crimini di guerra, massacri e genocidi dimostra l'ipocrisia dell'idea di neutralità svizzera e deve essere immediatamente fermata! È necessario ricordarlo ancora una volta: le guerre servono solo agli interessi capitalisti, portando al massacro civili innocenti, e sono principalmente le popolazioni dei paesi (ex) colonizzati a subire queste guerre.
Perciò, la GISO Svizzera rivendica:
- La fine della produzione di materiale bellico in Svizzera e il divieto di esportarlo dalla Svizzera o attraverso il suo territorio.
- L'avvio di procedimenti giudiziari contro i/le* dirigenti e i/le* proprietari* delle grandi aziende svizzere produttrici di armi per la loro complicità nei crimini di guerra e nel genocidio in Palestina;
- L'espropriazione di tali aziende e il loro riorientamento verso l'industria civile nell'interesse generale.
[1] RTS. L’industrie suisse de l’armement est en difficulté alors que l’Europe cherche à se réarmer. https://www.rts.ch/info/economie/2025/article/l-industrie-suisse-de-l-armement-penalisee-par-la-neutralite-du-pays-28816376.html
[2] Governo svizzero. Esportazioni di materiale bellico nel 2024. https://www.news.admin.ch/it/nsb?id=104445
[3] Dodis. Il caso Bührle. https://www.dodis.ch/it/il-caso-buhrle
[4] Le Temps. Une grande suisse ? 70 dollars à Alep. https://www.letemps.ch/monde/une-grenade-suisse-70-dollars-alep
[5] GSsA. Exportation de matériel de guerre. https://gssa.ch/exportation-de-materiel-de-guerre/
[6] Ibid
[7] RTS. La plus grande société israélienne d’armement booste les performances financières de la BNS. https://www.rts.ch/info/economie/2024/article/la-plus-grande-societe-israelienne-d-armement-booste-les-performances-financieres-de-la-bns-28552755.html.