No alla revisione dell’AVS sulle spalle del 99%!

03.05.2021

Nel 1948 fu introdotta l’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), ovvero il sistema di sicurezza sociale più solidale che la Svizzera abbia mai conosciuto. L’AVS crea pensioni a livelli simili per tutt*: la conseguenza è che ne beneficiano soprattutto i redditi medi e bassi. Ma il carattere solidale dell’AVS non è unicamente di carattereredistributivo: spesso ci si dimentica che l’AVBS è un progetto di solidarietà intergenerazionale sin dalla sua introduzione. Sono soprattutto le giovani generazioni a beneficiarne: l’AVS permette alle persone giovani di non doversi occupare delle persone anziane del punto di vista della rendita. Questo modello va salvaguardato e migliorato. Ciò richiederà una revisione dell’AVS. Non è chiaro chi dovrà pagare per questo tra il 99% e l’1% più ricco.

La lotta di classe dall’alto è iniziata da tempo: l’aumento dell’aspettativa di vita viene utilizzato come argomento dai borghesi per argomentare le uniche due loro soluzioni: una diminuzione delle rendite o l’aumento dell’età pensionabile. Questa logica illusoria è evidente anche nell’attuale proposta di revisione del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati: sono previste un aumento dell’IVA ed un aumento dell’età pensionabile per le donne*, che è attualmente di un anno inferiore a quella degli uomini. Per far passare questa revisione, la destra non perde occasione per parlare della minore età di pensionamento delle donne* come uno scandalo per quanto riguarda la parità di genere.

Evidentemente questo interesse per l’uguaglianza è unicamente di comodo, siccome la destra tace sistematicamente quando si tratta di discutere sul come risolvere le differenze salariali di genere, che ammontano circa a §108 miliardi di franchi l’anno. L’obbiettivo della maggioranza di destra è chiaro: le donne dovranno pagare il costo di questarevisione. Ma è solo il primo passo, visto che la destra sta già pianificando ulteriori proposte di riforma, ancora peggiori!

Combatteremo in modo risoluto questi tentativi di creare divisioni generazionali e di genere. Non esiste realmente la necessità di aumentare l’età pensionabile, sia per le donne* che per chiunque altr*. Aumentare l’età pensionabile è assurdo, soprattutto in un periodo storico in cui la produttività sta aumentando e molte persone sopra ai 50 anni faticano a trovare un lavoro. Ciò che sarebbe appropriato ora è un accorciamento della vita lavorativa, sicuramente non un’estensione. Non tollereremo nemmeno una riduzione delle pensioni, che sono a malapena sufficienti per molte persone anziane.

L’AVS, in quanto strumento solido della previdenza vecchiaia, dovrà esser rafforzata ed ampliata a lungo termine, rendendola una vera pensione popolare che sostituisca il secondo e il terzo pilastro.

Un buon primo passo sarebbe una revisione dell’AVS in favore del 99%: ad esempio inserendovi una tassa di successione per bandire i privilegi legati all’eredità. Inoltre, l’AVS dovrebbe essere estesa a qualsiasi fonte di reddito: non possiamo più accettare che non vengano pagarti i contributi sui redditi da capitale. È compito della GISO lanciare questa discussione ed indirizzarla: dobbiamo far passare alla cassa l’1% più ricco.
Perciò:

  • La GISO Svizzera combatte qualsiasi riforma dell’AVS che risulterà pesare sulle donne e sul 99%, anche sostenendo un referendum.
  • La GISO richiede che vengano pagati i contributi AVS anche sui redditi da capitale
  • La GISO Svizzera sviluppa una propria proposta di riforma AVS in favore del 99%, opponendosi alla lotta di classe dall’alto.