La commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio Nazionale (CET-N) ha respinto oggi l’iniziativa popolare „Stop alla speculazione sulle derrate alimentari“ con 13 voti contrari, 7 favorevoli e 4 astensioni. Attraverso la sua chiusura alla discussione, la commissione sbarra la via a urgenti e necessarie proposte nell’ambito della lotta contro la fame nel mondo e coì facendo si inchina dinnanzi alle lobby della finanza.
Prima della seduta della CET-N è stata esercitata una pressione massiccia sui/-lle Parlamentari da parte delle Lobby bancarie e con ciò risulta chiaro che quest’ultime intendono restare fedeli al loro dannoso modello aziendale. Sebbene già numerosi istituti di credito stranieri abbiano dato un taglio alle attività speculative concernenti le derrate alimentari e nonostante sia l’UE che gli USA si siano decisi per una regolamentazione in suddetto ambito, la maggioranza delle banche elvetiche non riconosce che i tempi siano cambiati e intende quindi perseverare su questa strada. “Per gli speculatori è più importante il profitto a corto termine piuttosto che dei prezzi stabili e delle pance piene. Con l’iniziativa contro la speculazione alimentare possiamo fermarli”, dichiara il presidente della GSS Fabian Molina.
L’iniziativa contro la speculazione alimentare è sostenuta da una vasta coalizione di Partiti, opere assistenziali e organizzazioni contadine. Essa mira a vietare la speculazione con i beni alimentari e attraverso ciò a limitarne le fluttuazioni di prezzo. Nonostante l’Unione Svizzera dei Contadini abbia dato libertà di voto, i rappresentanti commissionali di quest’ultima hanno perso l’occasione per trovare un solido compromesso. Nel caso in cui – conformemente alle aspettative – il Consiglio Nazionale non vorrà modificare la decisione della commissione preparatoria, sarà il popolo ad avere l’ultima parola in questa questione.
30.06.2015