Presa di posizione per un femminismo socialista

20.06.2015

In seno alla sua Assemblea dei Delegati (AD) riunitasi oggi a Ginevra, la Gioventù socialista Svizzera (GSS) ha approvato la sua presa di posizione per un femminismo socialista. Inoltre è stato eletto il ticinese Giona Rinaldi quale successore di Guilhem Kokot in seno alla Direzione della GSS.
Il punto focale dell'AD è stata la discussione e le conseguenti modifiche riguardo la presa di posizione per un femminismo socialista e moderno. Anche a livello nazionale in seno all'assemblea federale il tema è all'ordine del giorno e si manifesta soprattutto attraverso parità salariale, congedo parentale, matrimonio per tutti, tassazione individuale, diritto all'adozione e divieto della prostituzione. Tali dibattiti evidenziano il fatto che resti ancora molto da fare sotto una perpsettiva femminista.Nella suo documento la GSS mostra il cammino verso un mondo, nel quale tutti possano vivere liberi da ruoli di genere e stereotipi. Rivendicando parità economica, queer-femminismo, sessualità emancipata e lotta al sessismo, la GSS esercita pressione sulla politica, al fine di affrontare una volta per tutte in maniera concreta le questioni di genere.
Attraverso il lancio di una campagna fotografica, la GSS vuole sensibilizzare riguardo ai preesistenti e dominanti stereotipi sociali in tale ambito. Una selezione di fotografie si può trovare a questo link.
I delegati hanno eletto in seno al Comitato Direttore della GSS il ventiduenne Giona Rinaldi (GISO Ticino) quale successore di Guilhem Kokot. Gli altri candidati erano Oxel Suarez Alvarez (GS Friborgo) e Luc Bourquin (GS Neuchâtel).
Infine il presidente Fabian Molina si è riferito - nel suo discorso - all'appena conclusa sessione estiva delle camere federali. „Con il rifiuto dell'iniziativa stop alla speculazione sui beni alimentari e l'accettazione delle leggi-ficcanaso LSI e LSCPT ha attribuito vaste competenze al parlamento borghese federale: Sorveglianza della popolazione, mancanza di trasparenza e libertà assoluta in nome del profitto.“ Egli ha inoltre ribadito come per la GSS la trasparenza e il controllo debbano essere nelle mani della popolazione anziché in quelle della borghesia.Ora bisognerà convincenre il popolo della necessità di battersi per proteggere la sfera privata e combattere il commercio della fame in Svizzera.