60 anni dall'incidente di Mattmark: non è cambiato nulla!

19.05.2025

Risoluzione approvata dell'Assemblea dei delegat* della GISO Svizzera del 17 maggio 2025 a Sierre (VS)

Il 30 agosto 1965, si verificò un incidente nel cantiere della diga di Mattmark. Una parte del ghiacciaio che sovrastava le baracche dei lavoratori crollò. Morirono 88 lavoratori, tra cui 56 italiani. [1] La causa dell'incidente non è stata una catastrofe naturale, come hanno cercato di nascondere le autorità federali dell'epoca, ma la scelta di costruire le baracche per i lavoratori in un luogo noto per essere instabile, al fine di risparmiare tempo e denaro.[2] L'incidente avrebbe potuto essere evitato se la vita di questi lavoratori fosse stata considerata più importante del risparmio nella costruzione dell'opera. Tuttavia, la vita delle classi popolari, ancora di più se immigrate, aveva, e ha tuttora, poco valore per le autorità pubbliche e i capitalisti. Questo terribile incidente, il più grave della storia svizzera, non è però l'ultimo. Dal 1965 al 2025, i cambiamenti sono stati solo superficiali: lo sfruttamento razzista e gli incidenti sul lavoro continuano!

Nel 2024 sono stati segnalati alle assicurazioni del paese 286’000 casi di infortuni e malattie professionali.[3] Tra questi, diversi incidenti sono stati mortali, tra cui il crollo di un'impalcatura a Prilly il 13 luglio 2024, che ha ucciso 3 operai.[4] Nel settore edile, il rischio principale è rappresentato dalle intemperie. Infatti, molti datori di lavoro non tengono conto dei vincoli esterni e vogliono rispettare i tempi a tutti i costi, a scapito della sicurezza dei/delle* propri* dipendenti.[5] I/le* lavoratori/trici* immigrat* sono inoltre sovrarappresentat* nei lavori pericolosi, fisici o, più in generale, precari. Esiste quindi ancora una divisione razziale del lavoro in Svizzera.

Tuttavia, le condizioni di lavoro sono cambiate dai tempi di Mattmark. All'epoca, i/le* lavoratori/trici* immigrat* erano costrett* a lavorare 11 ore al giorno in cantiere per far funzionare i macchinari 24 ore su 24, 6 giorni su 7.[6] Tuttavia, i progressi non devono essere sopravvalutati e la Svizzera è comunque in testa ai paesi europei per quanto riguarda la durata effettiva settimanale del lavoro a tempo pieno.[7]

Inoltre, il lavoro, soprattutto nei settori precari, non è ancora un modo per realizzarsi ed emanciparsi, ma al contrario una forma di oppressione a vantaggio di una classe borghese proprietaria, come dimostra l'aumento del tasso di persone stressate sul lavoro: dal 18% nel 2012 al 23% nel 2022.[8]

Di conseguenza, la GISO rivendica:

  • L'attuazione di vere misure di sicurezza sul lavoro, studiate da esperti ma anche discusse direttamente dai/dalle* lavoratori/trici* interessat*;
  • La fine della divisione razziale del lavoro: le persone immigrate non devono più essere le “mani” sfruttate della Svizzera;
  • La riduzione dell'orario di lavoro a 25 ore settimanali
  • A lungo termine, la collettivizzazione totale dei mezzi di produzione per porre fine all'oppressione della classe operaia e delle persone immigrat* attraverso il lavoro, ma la loro emancipazione collettiva!

[1] Soixante ans plus tard, la tragédie de Mattmark hante toujours les esprits | L’Evénement syndical. (2025, avril 3). https://www.evenement.ch/articles/soixante-ans-plus-tard-la-tragedie-de-mattmark-hante-toujours-les-esprits

[2] Mattmark ou la chronique d’une catastrophe annoncée—- UNIGE. (2013, février 18). https://www.unige.ch/lejournal/numeros/111/article5/

[3] https://www.unfallstatistik.ch/f/publik/artikel/pdf/artikel_39_f.pdf. (s. d.). Consulté 24 avril 2025, à l’adresse https://www.unfallstatistik.ch/f/publik/artikel/pdf/artikel_39_f.pdf

[4] Accident de chantier : Le parking de Malley rouvre en matinée. (2024, juillet 13). 20 minutes. https://www.20min.ch/fr/story/prilly-vd-accident-de-chantier-le-parking-de-malley-lumieres-rouvre-en-matinee-103148207

[5] 50 ans de Mattmark : Continuons à améliorer la sécurité au travail. (s. d.). Consulté 24 avril 2025, à l’adresse https://unia.ch/fr/actualites/article/a/11442

[6] Mattmark ou la chronique d’une catastrophe annoncée—- UNIGE. (2013, février 18). https://www.unige.ch/lejournal/numeros/111/article5/

[7] Plus de 8 milliards d’heures travaillées en 2023—| Communiqué de presse. (s. d.). Plus de 8 milliards d’heures travaillées en 2023 - | Communiqué de presse. Consulté 25 avril 2025, à l’adresse https://www.bfs.admin.ch/asset/fr/31025763

[8] Union syndicale suisse. (2024, mai 23). Augmentation du stress, du harcèlement et des maladies au travail. https://www.uss.ch/themes/travail/detail/augmentation-du-stress-du-harcelement-et-des-maladies-au-travail