Governo o opposizione? - La questione della partecipazione al Consiglio federale

23.11.2022

Risoluzione approvata dell’assemblea de* delegat* della GISO Svizzera del 19 novembre 2022 a Basilea (BS)

Dall'istituzione del moderno Stato federale nel 1884, la Svizzera è governata da sette consiglier* federali. Il PS entrò nel governo federale solo nel 1943, quando era anche il partito con la percentuale di voti più alta (per la prima volta), ma ne uscì nuovamente nel 1953 con Max Weer e si impegnò nell'opposizione, per sei anni. Nel 1959, il PS si accordò con i partiti borghesi sulla cosiddetta "formula magica" e da allora è sempre stato rappresentato nel governo federale con due consiglier* federali.

Nel PS, la partecipazione al governo borghese era ed è un dibattito frequente. Ad esempio, dopo la mancata elezione di Lilian Uchtenhagen nel 1983, è stato convocato un congresso straordinario del partito sul tema e dieci anni dopo, in seguito alla mancata elezione di Christiane Brunner, si è tenuto nuovamente il dibattito sulla partecipazione al governo1. In entrambi i casi, tuttavia, la maggioranza del partito si era espressa a favore della partecipazione al governo.

È possibile una politica socialista all'interno di un governo borghese a maggioranza di destra basato sul principio della collegialità? Sono state sollevate cinque obiezioni principali: 1) il capitalismo non può essere cambiato tramite il riformismo, 2) i problemi fondamentali si risolvono solo con la rivoluzione, 3) lo Stato (borghese) è solo uno strumento di conservazione del potere politico per la classe dominante, 4) la partecipazione al governo indebolisce inevitabilmente le forze di sinistra e 5) le sinistre consolidano la politica di destra in larga misura con la loro partecipazione al governo2.

Occorre rovesciare la maggioranza borghese nel 2023!

A partire almeno dalle elezioni del 2019, l'attuale composizione del Consiglio federale è stata nuovamente oggetto di un intenso dibattito. Una delle domande che ci si pone è se i Verdi dovrebbero avere diritto a un seggio in Consiglio federale. Per la GISO è chiaro che l'attuale composizione del Consiglio federale non è all'altezza delle crisi del nostro tempo. È urgente rompere la maggioranza borghese di destra composta da 4 rappresentanti dell’UDC e del PLR. Il PS e i Verdi devono infine essere rappresentati nel governo con 3 seggi per riflettere meglio l'equilibrio politico del potere in parlamento e tra la popolazione. Da questo si deduce anche cosa è importante per la sinistra: solo unit* possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Le lotte interne alla sinistra per i posti di governo non aiutano a raggiungere i nostri obiettivi.

Senza una maggioranza PLR-UDC e con tre seggi di sinistra, le persone rappresentanti il PS non sarebbero più semplicemente soggetti alle decisioni del PLR e dell’UDC. Nella politica di tutti i giorni, maggioranze di centro-sinistra sarebbero quindi possibili. Soprattutto, però, la sinistra potrebbe dimostrare che la sua ambizione è quella di respingere il potere dei partiti della destra borghese.

Le elezioni del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati del 2023 devono quindi rappresentare un punto di svolta: dopotutto, se la sinistra non guadagnerà, un terzo seggio in Consiglio federale sarà difficilmente possibile. I tre seggi del Consiglio federale e la maggioranza di sinistra dovrebbero definire i prerequisiti per la partecipazione del PS al Consiglio federale. Se queste condizioni non saranno soddisfatte, il PS dovrà trarne le conseguenze e ritirarsi dal governo!

Se il principio della collegialità verrà mantenuto e non ci sarà un cambiamento di rotta, l'attuale composizione continuerà a produrre compromessi inaccettabili, come la nuova legge sul CO2 o l'AVS21, ancora peggiore. In particolare, nella campagna referendaria sulla riforma dell'AVS21, la posizione favorevole del Consiglio federale è stata rappresentata da Alain Berset, contro la sinistra, i sindacati e lo sciopero femminista*. Il posizionamento di Berset ha causato confusione all'interno dell’area su quale fosse la posizione della sinistra. Berset ha così rappresentato una posizione opposta a quella del partito, e soprattutto a quella del movimento femminista*. Questi episodi non sono privi di conseguenze per i risultati elettorali del PS. Il perseguimento dell'attuale strategia del PS porta a un vicolo cieco. Resta da vedere come tre consiglier* federali di sinistra influirebbero sulla politica svizzera, mentre i partiti di sinistra non hanno ancora la maggioranza in Parlamento. Sulla base dell'esperienza acquisita, la sinistra dovrebbe rivalutare, al più tardi dopo una legislatura, se la partecipazione del governo è giustificata.

Il fatto che il PS si candidi per il seggio lasciato vacante da Sommaruga alle prossime elezioni è logico secondo l'attuale strategia del PS. Nel contesto di queste elezioni, la GISO farà campagna per due candidat* di sinistra che dovranno essere o donne*, o persone non binarie o agender. Allo stesso tempo, per la GISO è chiaro che il PS dovrà trarre le conseguenze dopo le prossime elezioni nazionali alla fine del 2023 e ritirarsi dal Consiglio federale, nel caso non dovessero essere elett* tre consiglier* federali di sinistra. Al più tardi in quel momento sarebbe necessario un percorso di opposizione coerente di tutti i partiti di sinistra. La GISO farà pressione a tutti i livelli affinché il PS si batta per un terzo seggio di sinistra a scapito del PLR o dell’UDC e tragga le giuste conclusioni nel caso in cui la maggioranza dell'Assemblea federale impedisca il terzo seggio e difenda la maggioranza borghese di destra nel Consiglio federale.

Come è già successo più volte nella storia di questo partito socialdemocratico, in questo caso sarebbe necessario convocare un congresso del partito sulla questione "partecipazione al governo o strategia di opposizione". La discussione si dovrebbe chiedere se il PS dovrebbe ritirarsi immediatamente dal Consiglio federale e come svolgere una politica di opposizione coerente. In questo caso, la GISO farebbe una campagna per il ritiro del PS dal Consiglio federale. Spetterà poi alla base del partito giudicare l'operato de* consiglier* federali del PS. La co-determinazione della base del partito nella decisione sulla partecipazione al governo e nella nomina di nuov* candidat* deve essere comunque rafforzata.

No all’accondiscendenza nei confronti de* consiglier* federali del PS!

Allo stesso tempo, il rapporto del PS con i/le* propri* Consiglier* federali deve cambiare già a partire da oggi. Il PS Svizzero deve sempre criticare con forza le decisioni politicamente dannose del Consiglio federale, anche se rientrano nei dipartimenti de* consiglier* federali del PS. L'epoca dell'accondiscendenza ai/alle* rappresentanti del PS deve finire, soprattutto perché nei prossimi anni ci saranno questioni importanti su cui il PS dovrà portare avanti posizioni coerenti di sinistra. Il PS deve perseguire una politica di opposizione con i Verdi e sostenere le forze di sinistra extraparlamentari finché rimarranno in minoranza in Parlamento e al governo. Solo in questo modo il partito potrà dimostrare alla popolazione di essere coerentemente al fianco degli interessi del 99%.
Inoltre, il partito deve far capire ai/alle* consiglier* federali del PS che essi devono sfruttare maggiormente il margine di manovra di questa carica. In un Consiglio federale di destra, la collegialità significa che la sinistra deve difendere posizioni che violano i valori e le posizioni di base della sinistra. I/le* consiglier* federali del PS devono avere il coraggio di comunicare chiaramente quando una decisione del Consiglio federale viola i valori fondamentali della sinistra. La collegialità non è fine a sé stessa.

La GISO Svizzera si batterà quindi per i seguenti punti:

  • Il PS deve presentare un ticket con due donne* di sinistra per le elezioni del Consiglio federale del dicembre 2022.
  • Il PS deve svolgere una campagna per ottenere 3 seggi di sinistra nel Consiglio federale alle elezioni generali del 2023 e contro la maggioranza borghese di destra del PLR e dell’UDC.
  • Il PS dovrà ritirare i/le* propri* consiglier* federali dopo le elezioni generali del 2023 se non verranno elett* 3 consiglier* federali di sinistra.
  • Il PS deve criticare le decisioni antisociali del Consiglio federale, anche se sono coinvolti consiglier* federali del PS o se riguardano i loro dipartimenti.
  • Il PS garantisce che i/le* propri* consiglieri federali siano regolarmente responsabili nei confronti della base del partito, ad esempio in occasione dei congressi del partito.

1 https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017393/2022-01-24/

2 Hildebrandt, Cornelia [et al.] (Hrsg.): Die Linke in Regierungsverantwortung. Analysen, Erfahrungen, Kontroversen, in: Gesellschaftspolitiksches Forum Rosa-Luxemburg-Stiftung, 04.02.2006, Pag. 8.