Politica climatica

Per una politica climatica socialmente equa

Il cambiamento climatico è la più urgente crisi della nostra epoca. Le emissioni di CO2 continuano ad aumentare, portando a fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti e più gravi. I disastri che abbiamo già sperimentato negli ultimi anni non potranno che intensificarsi in futuro. La crisi climatica minaccia la nostra stessa esistenza sul pianeta.

Soprattutto nel Sud globale, milioni di persone sono costrette ad abbandonare le loro case e molte sono già morte per gli effetti della crisi. Particolarmente colpiti sono i gruppi sociali già discriminati e oppressi: persone FLINTA, persone colpite dalla povertà, persone razzializzate, persone con disabilità, ecc. Pertanto, la risposta alla crisi deve essere intersezionale e collegare tutte le lotte. Il Nord globale trae vantaggio dallo sfruttamento del Sud globale, sia attraverso l'uso delle risorse naturali sia attraverso lo sfruttamento delle popolazioni. Questo, allo stesso tempo, alimenta ulteriormente la crisi climatica. La piazza finanziaria svizzera investe miliardi nelle energie fossili e le imprese internazionali fanno parte del suddetto sfruttamento, intascando miliardi nel processo.

In Svizzera, la risposta della politica borghese alla crisi climatica si limita a meri appelli alla responsabilità individuale e all'innovazione. Tuttavia, la causa della crisi climatica non risiede nel comportamento delle singole persone, ma nel sistema. Non può esistere una protezione del clima coerente nel capitalismo, che mette il profitto al primo posto e sfrutta le persone e la natura per questo.

Per evitare le peggiori conseguenze della crisi climatica e avere una possibilità di salvare il futuro, dobbiamo agire ora! La Svizzera ha una grande responsabilità in questo senso, poiché ha già emesso una quantità eccessiva di CO2. Pertanto, la Svizzera deve raggiungere l'azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2030. Inoltre, bisogna chiedere a chi si approfitta della crisi climatica di pagare, ovvero le persone super-ricche. Vogliamo una politica climatica socialmente giusta che migliori la vita del 99%!

Le nostre rivendicazioni principali

Alloggi rispettosi del clima per tutt* e finanziati in modo socialmente equo!

Per superare la crisi climatica, sono necessari degli aggiustamenti in quasi tutti gli ambiti della nostra vita. Questo processo sarà̀ estremamente lungo e costoso. A pagare dovranno essere coloro che hanno tratto i maggiori profitti dalla distruzione e dallo sfruttamento del nostro pianeta. Sono proprio queste le persone che continuano a causare la crisi climatica con la ricchezza che hanno accumulato nell’arco di intere generazioni. È giusto prendere i soldi per la protezione del nostro pianeta da questi patrimoni. Con la nostra "Iniziativa per il Futuro", vogliamo mettere in pratica questo principio. Sotto forma di una tassa di successione che parte da una franchigia di 50 milioni di franchi, chiediamo alle circa 2.000 persone più̀ ricche della Svizzera di pagare le misure a protezione del clima. Con una parte di questi proventi, gli edifici in Svizzera dovranno essere convertiti in modo ecologico. Con la promozione della sostituzione del riscaldamento, la ristrutturazione di vecchi appartamenti, i pannelli solari sui tetti e altre misure, è possibile ridurre drasticamente le emissioni di gas serra del settore edilizio. Con decine di migliaia di borse di studio per la formazione di installatori/trici*, elettricist* e altri lavoratori/trici* specializzat*, vogliamo anche garantire la disponibilità̀ del personale necessario. Inoltre, con questi fondi si dovrebbe aumentare la quota di alloggi pubblici e cooperativi, per ridurre l'influenza della speculazione sul mercato e quindi i costi degli affitti. Con il finanziamento attraverso una tassa di successione, garantiamo che la transizione energetica non debba essere pagata dagli/le* inquilin*. Per raggiungere questo obiettivo, a lungo termine è necessario rimuovere tutti gli alloggi dal mercato e porli sotto il controllo democratico. Questo è l'unico modo per garantire a tutt* un'abitazione rispettosa del clima e socialmente equa.


Piazza finanziaria sostenibile e controllata democraticamente

La piazza finanziaria svizzera è una delle più importanti al mondo. Ogni anno vengono investiti svariati miliardi nei combustibili fossili. Ciò̀ aggrava ulteriormente la crisi climatica. Le banche e i fondi pensionistici fanno profitti a spese del nostro futuro! Il sistema finanziario deve essere ristrutturato in modo da concentrarsi non sulle esigenze delle grandi aziende e delle persone super-ricche, ma sul benessere e sul futuro di tutt*. Finché la piazza finanziaria sarà controllata dagli investimenti privati, non potrà agire nell'interesse dell'intera popolazione. Una fondamentale democratizzazione della piazza finanziaria è quindi un prerequisito per renderla rispettosa del clima. Chiediamo che la popolazione, insieme alle persone che ci lavorano, possa decidere la strategia delle istituzioni finanziarie. A tal fine, un nuovo "Consiglio democratico delle banche" eletto dalla popolazione e rappresentativo dovrebbe essere in grado di definire l'orientamento strategico delle istituzioni finanziarie in Svizzera. Con l'attuale sistema finanziario non c'è una protezione coerente del clima: per questo abbiamo bisogno di più democrazia!


Trasformazione eco-sociale: economia democratica e rispettosa del clima anziché massimizzazione del profitto

Il nostro sistema economico si basa sulla crescita infinita e sulla massimizzazione del profitto, a qualsiasi prezzo. La favola della crescita eterna viene mantenuta a spese delle persone e della natura. Le persone lavoratrici vengono sfruttate e la natura viene distrutta per generare il maggior profitto possibile per poche persone. In questo sistema non può esistere una protezione efficace del clima o una giustizia climatica globale. È necessario un cambiamento radicale e globale del sistema tramite una pianificazione ecologica dell'economia organizzata democraticamente. L'unico modo per superare la crisi climatica è un cambiamento ecosocialista. <\p>

Non saremo in grado di ottenere un cambiamento sistemico attraverso il Parlamento nazionale. Ma saremo in grado di avanzare richieste che contrastino la logica distruttiva della massimizzazione del profitto a breve termine. Ad esempio, ci batteremo per una garanzia minima di dieci anni per tutti i prodotti durevoli e più o meno duraturi (vestiti, dispositivi elettronici, ecc.). In questo modo, le aziende non potranno e non dovranno più ricorrere a materiali di scarsa qualità̀, produrre beni non riparabili o affidarsi all'obsolescenza programmata per massimizzare i profitti. Un'altra richiesta è che le grandi aziende vengano nazionalizzate e poste sotto controllo democratico per garantire una produzione rispettosa del clima e socialmente giusta.

Ulteriori informazioni:


Altre rivendicazioni

Lavorare meno, lavorare meglio e in modo rispettoso del clima!

Affinché possa nascere una società ecologica, è necessario ristrutturare radicalmente l'economia nel suo insieme. Tutti i settori economici devono essere trasformati per diventare più ecologici. I settori in cui questa trasformazione non è possibile, come quelli dell'energia fossile, delle automobili o delle compagnie aeree, devono essere eliminati parzialmente o completamente. Tuttavia, i cambiamenti in questi settori non devono avvenire a spese delle persone che vi lavorano. Per questo motivo, sono necessari programmi di riqualificazione gratuiti su larga scala, che devono fornire la necessaria formazione continua, ma anche un reddito sicuro per coloro che non riescono a trovare un nuovo lavoro. Per superare la crisi climatica, lo Stato dovrà creare numerosi posti di lavoro ecologici, ad esempio nel campo delle energie rinnovabili o nella ristrutturazione ecologica degli edifici. Infine, ma non meno importante, l'orario di lavoro deve essere radicalmente ridotto per evitare la sovrapproduzione con le relative emissioni di CO2, per distribuire meglio il lavoro e per combattere la disoccupazione. Tuttavia, per i redditi inferiori a 7.500 CHF, ciò non dovrà in nessun caso comportare una riduzione del salario.

Ulteriori informazioni: Lavorare per vivere e non vivere per lavorare

Per un trasporto pubblico efficiente ed ecologico!

Il settore dei trasporti è uno dei più inquinanti in Svizzera. È responsabile di quasi un terzo delle emissioni nazionali di CO2. È quindi urgente abbandonare il trasporto individuale motorizzato e i motori a combustione, sostituendoli con una pianificazione dei trasporti che dia priorità al traffico pedonale, a quello ciclistico e ai trasporti pubblici. Tuttavia, ciò non deve comportare costi aggiuntivi per la popolazione o contribuire all'isolamento delle persone nelle regioni rurali, alcune delle quali dipendono da questo tipo di trasporto. A breve termine, chiediamo di vietare la costruzione di nuove autostrade e di vietare il trasporto individuale motorizzato non necessario nei centri urbani. Inoltre, è necessaria una massiccia espansione della rete di trasporto pubblico e un aumento della frequenza dei collegamenti. Il trasporto pubblico deve essere gratuito, in modo che le famiglie non debbano affrontare un ulteriore onere finanziario e che non si verifichi uno spostamento del traffico verso modalità di trasporto dannose per il clima. Inoltre, è necessario creare una buona rete di treni notturni in tutta Europa per sostituire i voli a breve e medio raggio. Per quanto riguarda il traffico non motorizzato, la rete di piste ciclabili deve essere ampliata in modo massiccio e i centri urbani devono essere riprogettati in modo da essere più ecologici e a misura pedonale.

Eliminare le energie fossili, ora!

A causa della crisi climatica, è urgente abbandonare le energie fossili. Per evitare il peggio, questo passo deve essere compiuto entro il 2030. È quindi necessario un piano di espansione globale delle energie rinnovabili e delle capacità di stoccaggio. Perché ciò avvenga, l'approvvigionamento energetico deve essere in primo luogo di competenza dello stato e non determinato dai principi del mercato: deve essere finanziato dallo Stato, pianificato e sotto controllo democratico! Il mercato non è attualmente in grado di attuare la transizione energetica rapidamente necessaria, e certamente non in modo socialmente equo. Per garantire ciò, sono necessari massicci investimenti pubblici. Chiediamo inoltre prezzi progressivi per l’energia che la rendano finanziariamente accessibile per l'intera popolazione e rendano più costoso il consumo di lusso di energia. Infine, ma non meno importante, è necessario mettere a disposizione risorse finanziarie per l'istruzione e la formazione di molte persone necessarie a questo scopo in questo campo, ad esempio per l'installazione di pannelli solari.

Ulteriori informazioni: Carenze energetiche: il 99% non deve subire le conseguenze degli errori della destra

Per una produzione alimentare locale ed ecologica

L'agricoltura è uno dei settori fondamentali di ogni società, poiché ci permette di soddisfare il bisogno primario di cibo. Oggi è responsabile del 14% delle emissioni nazionali di CO2. Tuttavia, poiché gran parte degli alimenti consumati in Svizzera sono prodotti all'estero, l'impatto ecologico del consumo di cibo è in realtà molto più elevato rispetto al 14% riguardante il territorio nazionale. In vista della crisi climatica, l'intero settore agricolo deve essere convertito ecologicamente (agroecologia). A tal fine è necessario mettere a disposizione delle persone che lavorano nel campo dell'agricoltura le risorse finanziarie per consentire questa conversione. Inoltre, sono necessari standard ecologici ed etici più elevati per le importazioni e per gli accordi internazionali.

Questa conversione comporta la chiusura delle grandi aziende agricole industriali e un'agricoltura meno intensiva. Ciò significa affidarsi a più manodopera nei campi invece di utilizzare sempre più macchinari e strumenti. Richiede inoltre una riduzione del bestiame e della produzione di carne, con l'obbiettivo a lungo termine di una società libera dallo sfruttamento animale. Pertanto, l'allevamento di bestiame deve essere escluso laddove è possibile produrre alimenti a base vegetale. Anche la produzione alimentare deve tornare a essere più orientata al territorio, privilegiando le brevi distanze e mettendo al centro la sovranità alimentare. In concreto, ciò significa la tutela della produzione alimentare locale, migliori condizioni di lavoro e collegamenti diretti tra chi lavora nel settore agricolo e i/le* consumatori/trici*. Infine, i prezzi degli alimenti devono essere accessibili, in modo che tutt* abbiano accesso a cibi locali, sani e prodotti biologicamente.

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Per una giustizia climatica internazionale!

Le popolazioni del Sud globale sono già le più colpite dalla crisi climatica e questo fenomeno è destinato ad aumentare nei prossimi anni, anche se sono proprio queste popolazioni le meno responsabili della crisi. Chiediamo quindi che i debiti dei Paesi del Sud globale nei confronti della Svizzera vengano cancellati. Oggi questi Paesi devono pagare enormi debiti e relativi interessi ai Paesi del Nord globale. Questo impedisce loro di investire a sufficienza nella lotta e nell'adattamento alla crisi climatica. Tuttavia, la semplice riduzione del debito non è sufficiente: la Svizzera e i Paesi del Nord globale devono inoltre fornire ulteriori risorse finanziarie ai Paesi del Sud globale. In questo quadro, oltre ai pagamenti già esistenti, la Svizzera dovrebbe versare almeno un miliardo di franchi svizzeri all'anno ai Paesi del Sud globale per la lotta contro la crisi climatica e i suoi effetti distruttivi. Infine, anche la crisi climatica deve essere riconosciuta come motivo di asilo, poiché sta rendendo inabitabili intere regioni del mondo.

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